Davvero non ti piacciono le favole?
"Favola dal latino fabúla, derivazione del verbo fari "parlare". Breve narrazione che racchiude un insegnamento morale e che ha come protagonisti uomini, animali, piante o esseri inanimati e che racchiude un insegnamento di saggezza pratica o una verità morale". (Dizionario Treccani)
Descrizione fredda, fredda, fredda.
Per tutti i parallelepipedi! Ma è ovvio, siamo in inverno, per la merenda di mia zia!!
A tutti piacciono le favole! Alzi la mano colui o colei a cui non piacciono.
Ci avrei giurato! Proprio te che sei un ibrido tra Pinocchio e Peter Pan!
Io lo so perché non ti piacciono più. Una ragione è che hai scoperto che nel corso del tempo, tanti scrittori, mossi da buone o cattive intenzioni (a seconda del tipo di matrigna che avevano, se andavano d'accordo con fratellastri o sorellastre nella nuova famiglia allargata ecc...) si sono presi la libertà, di omettere, aggiungere, togliere, al racconto qualcosa.
Andiamo, non è stato proprio tanto brutto, dopotutto stiamo parlando di favole non di imprescindibili verità!
Ad esempio, Collodi il papà di Pinocchio per intenderci, modificò il finale perché troppo triste.
Ora non mettere il broncio! Pensavi davvero fosse Geppetto? Va beh, ora lo sai.
Se può consolarti, i fratelli Grimm scrissero sei varianti di Biancaneve.
Poiché anch'io ho le mie idee in merito, aggiungerò un dettaglio che nessuno conosce.
La reale storia di Biancaneve
In origine, la storia vera di Biancaneve è così:
Biancaneve era stanca della vita di palazzo. Feste, ricevimenti, abbuffate varie. Desiderava una vita più solitaria e meno lussuosa. Lasciò il suo bel castello e si inoltrò nel bosco più fitto che si sia. Hai presente un fitto bosco? Di più!
Cammina, cammina, si imbatté in questa buffa casetta nel bosco disabitata e pensò:
"Sistemata un pochino, non è poi tanto male."
Esplorò anche i dintorni e scoprì l'esistenza di una miniera molto fruttuosa. Ogni mattina all'alba andava a lavorare. Un giorno però, si accorse che lavorare in miniera e badare anche alla casa stava diventando troppo faticoso. Così alzò la voce, protestò e chiese ai fratelli Grimm, che almeno le venisse dato un aiuto.
I fratelli Grimm contattarono l'agenzia dei 'piccoli maggiordomi', ma erano tutti impegnati. Allora si rivolsero all' agenzia "pigmei e affini", ma erano i più ricercati.
Ci si dovette accontentare dei nani: simpatici, allegrotti, stacanovisti. Biancaneve ne scelse sette, più un pigmeo che aveva perso il posto di lavoro. Licenziato perché non aveva pulito bene una finestra.
I nani avevano tutti dei nomi adatti al loro carattere. Il più 'socievole', era Brontolo.
Vivevano tutti felici e contenti, tranne quando Biancaneve li chiamava a raccolta:
"Venite qui sette nani! Venite, vi racconto una favola!".
Il pigmeo esasperato urlava:
"Non sono un nano! Te lo detto migliaia di volte! Sono un pigmeo!".
Il pigmeo esasperato urlava:
"Non sono un nano! Te lo detto migliaia di volte! Sono un pigmeo!".
Biancaneve era bella si, ma era anche miope e testarda. Non voleva mettere gli occhiali perché diceva che non le donavano. Eh! Che vuoi farci piccolo pigmeo, nessuno è perfetto!
Il gioco del telefono
Ancora non ti ho convinto eh?
Ci sei rimasta male perché hai letto che non si sa poi così tanto della figura 'leggendaria' di Esopo.
Dubbio: davvero scrisse tutte quelle fiabe o sono state arricchite da altri?
Le cose sono andate in questo modo:
Le cose sono andate in questo modo:
Esopo, patito dei giochi di società, non ne aveva molti. Allora invitò degli amici e chiese loro di portarne alcuni. Tra tanti ne scelsero uno. Ma poco prima di iniziare, Esopo, che non era sicuro di aver capito bene le regole, chiese all'orecchio più vicino:
"Sei sicuro che si giochi così?'.
Siccome, in effetti pochi l'avevano capito, questa frase fu ripetuta d'orecchio in orecchio, e alla fine venne fuori così:
"Ma lo zenzero si compra di martedì?".
Tutti risero, il primo gioco fu accantonato e continuarono con questo.
Vinse 'approssimativamente'... Esopo.
Vinse 'approssimativamente'... Esopo.
Formazione
Ti infastidisce che ci sia un'interpretazione psicologica dei personaggi? Una retorica? Una morale? Un saggio consiglio? Abbandonare un comportamento errato per perseguirne uno buono? Non ti piacciono le interpretazioni personali?
Hai paura delle delusioni per questo ti ripeti:
"Meglio guardare in faccia la realtà che scoprire che l'asino non vola".
Non per convincerti, però non è poi così assurdo far salire un asino su un aereo e trasportarlo dall'altra parte del mondo. Quindi volendo, un asino può volare.
Tralasciando questo piccolo neo, voglio aiutarti: ti farò una formazione di favole versione 2020 veloce, veloce.
"Meglio guardare in faccia la realtà che scoprire che l'asino non vola".
Non per convincerti, però non è poi così assurdo far salire un asino su un aereo e trasportarlo dall'altra parte del mondo. Quindi volendo, un asino può volare.
Tralasciando questo piccolo neo, voglio aiutarti: ti farò una formazione di favole versione 2020 veloce, veloce.
Pollicino.
"Pollicino si smarrisce nel bosco e sbriciola il pane per ritrovare la strada di casa...".
Formazione: Pollicino era uno sprecone.
"Pollicino finisce nella casa di un orco cattivo...".
Formazione: Bugiardo! Come poteva l'orco essere poi così cattivo se gli da ospitalità?.
Pollicino dimostra di essere invadente e opportunista che ti piaccia o no.
Pollicino dimostra di essere invadente e opportunista che ti piaccia o no.
La Bella e la Bestia
Mi hai detto:
"Non toccarmi "La Bella e la Bestia!"
Già, perché questa è una delle favole che piacciono di più.
Formazione: L'appellativo "Bella", prima di tutto, non si può dare, perché la bellezza può essere soggettiva.
Senz'altro però, era secchiona. Eh sì! Su questo non c'è niente da dire, era proprio una gran secchiona. Libri, libri, libri! Ti immagini stare tutto il tempo a vivere con una persona così? Ti manderebbe proprio in Bestia!🤭🤭🤭
Hai mai pensato che...
Naturalmente, gli scrittori o le scrittrici, sono stati ispirati a fatti, luoghi, idee spesso reali.
Si dice che Peter Pan non volesse crescere.
Poveretto! Hai mai pensato che in realtà fosse inappetente? Non provava piacere nel mangiare, per questo non cresceva! Saperle le cose invece di andare in giro a calunniare!
Parliamo di principesse:
Ti ci vedi di più in:
La Sirenetta? La Bella (soggettivo) Addormentata nel bosco? Cenerentola?
Forse ti immedesimi nella Sirenetta a motivo dei normali cambiamenti adolescenziali: lei non voleva la coda a forma di pinna, ma le gambe. Tu hai i capelli lunghi e ricci, mentre li vorresti corti e lisci. Dai retta a me, è più facile avere la coda a forma di pinna che riuscire ad avere i capelli naturalmente lisci se li hai ricci.
La "Bella"Addormentata nel bosco.
Sei attratta dalla sua storia? Hai problemi di sonno pure tu? Dormiresti spesso anche durante il giorno? Questo disturbo si chiama: Narcolessia. Niente panico! La favola suggerisce il bacio del vero amore, ma mi sembra di ricordare che tu sei poco più di una bambina😐😐😐
Ho trovato! Ti consiglio uno Studio Polisonnografico e tutto si sistema😉
Sei attratta dalla sua storia? Hai problemi di sonno pure tu? Dormiresti spesso anche durante il giorno? Questo disturbo si chiama: Narcolessia. Niente panico! La favola suggerisce il bacio del vero amore, ma mi sembra di ricordare che tu sei poco più di una bambina😐😐😐
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Infine, la tanto amata Cenerentola. Già il nome intenerisce il cuore. È tutto un programma. Non sarebbe stata la stessa cosa se si fosse chiamata: Vetulia o Gavina, ne sono certa.
Dunque, hai mai pensato al vero motivo per cui Cenerentola ha perso la scarpetta?
Furbacchioncella! Non l'ha persa, l'ha volutamente lasciata lì, perché soffriva tremendamente ai piedi. Aveva l'alluce valgo!
È vero che per noi donne c'è il detto: "se apparir bella vuoi, un poco devi soffrir".
Un poco, non tutta la sera! A mezzanotte la poveretta non ne poteva più! Farseli i fatti propri principe, proprio no eh?😜
Forse ora prima di andare a letto, rincomincerai a chiedere a qualcuno di leggerti la favola della buonanotte.
Se così non fosse, mi gioco l'ultima carta, come puoi resistere al messaggio positivo di un:
"Vissero per sempre felici e contenti!"?
Formazione: Non si può!
Conosci Gianni Rodari? Da bambino mi piacevano tantissimo le sue favole, e tutt'ora lo stimo. Adoravo poi farmi raccontare mille favole da mia nonna materna. Chi più, chi meno poi, si fa le proprie favole mentali per affrontare una realtà poco ideale. Ora le favole finiscono sempre bene. Eppure nella storia originale, la Sirenetta moriva, dopo esser stata costretta a ballare al matrimonio del suo 'principe'. Mi sembra un finale più realistico ed istruttivo. Ma quante piccole bambinette in cerca di principe azzurro sarebbero state deluse dalla Disney se non fosse stato cambiato questo finale. Ci penserà la vita ad insegnargli la verità crescendo, no? Fino ad allora ambiranno sempre a qualcosa "di più". Come una certa Eva. Pare che avesse tutto quello che potesse sognare, eppure tradì chi gli aveva donato tutto, per ambire a qualcosa "di più", promessogli da uno appena conosciuto ma che lasciava intendere di saperla lunga...! Tutti questi millenni di storia umana, sono ricchi di storie tristi. E quando tutti vissero per sempre felici e contenti, dovranno tramandarle queste storie, in caso che qualcun'altro si svegli un giorno con mire un po' troppo 'espansionisctiche'.
RispondiEliminaGianni Rodari è miticooooooo!!! Scrive cose interessantissime in chiave umoristica. Grazie per avermelo ricordato!😁
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