Stai a casa

Thomas Fuller, medico e scrittore inglese del diciassettesimo secolo, scrisse:
"Chi molto viaggia molto sa". 
Lo sa bene, Cristoforo Colombo... che 'ha scoperto l'America'🤥 
O almeno, Lui 'pensa' di averla scoperta🤫🤫🤫
Poveretto, non sarò certo io a disilluderlo.

Metafore

Viaggiare è meraviglioso! Vedere posti nuovi, gente diversa, assaggiare piatti esotici... 
Un momento! Ti sei soffermato a pensare che pure le rose, per quanto belle, hanno le spine?
"Ma io non ho il giardino" rispondi, opponendo una resistenza che faccio fatica a fronteggiare.
Per favore, segui il mio ragionamento metaforico. Giardino o meno non divagare!
Dunque, tu cerchi di prenderle per il verso giusto, eppure capita, e non raramente te lo posso assicurare... che ti pungi e ti fai la bua.
Cosa sto cercando di dire? Visto 'il periodo di bua' che stiamo vivendo tutti, viaggiare o spostarsi di troppo dal proprio perimetro comunale, potrebbe essere più pericoloso che trovarsi davanti una vipera inviperita.  Non sto parlando di tua suocera Ettore...
Per quanto intrigante sia per gli italiani 'saltare le regole', non si può non prendere in considerazione, che se il muretto è troppo alto non puoi saltarlo. Hai bisogno di una scala o di fare il giro più lungo... il tutto rischiando una bella multa...
Oggi è il giorno delle metafore!😁
Se viaggi spesso, hai pensato ai benefici del 'non farlo'?
Puoi risparmiarti, come minimo tre problematiche che potrebbero sorgere.

I benefici del 'non viaggiare'

1. Viaggiare è dispendioso! 
Immagina: la tua meta è visitare una città d'arte. Ci hai messo 4 anni per conservarti i soldini. Il tuo salvadanaio a forma di porcellino, è stato più volte saccheggiato, per delle urgenze, urgenti...
"La prossima volta mi comprerò un salvadanaio a forma d'elefante" dici, tirando fuori le poche banconote che ti permetteranno di fare una 'vacanza economica'. 
Il biglietto dell'aereo+treno+bed and breakfast+panino, e già chiedi al tuo amico di viaggio di prestarti qualcosa.
"Tanto poi ti restituirò tutto" gli dici.
Lui ti guarda tra il dubbioso e il divertito, ma te li da.
Al panino non si rinuncia, al museo si. 
Molte città possono vantare davvero tanti secoli d'arte alle spalle!
"Ecco, appunto" pensi, andando nella direzione opposta...


2. La lingua.

Come te la cavi con la lingua del posto? Ti ci vuole come minimo un infarinatura: parole, frasi, inflessione, timbro giusti.  Altrimenti potresti ritrovarti con un vistoso segno, guarda caso a forma di mano, sulla guancia. Potrebbe accadere, soprattutto dopo che hai chiesto una semplice informazione ad una bella straniera.
Evidentemente, l'informazione non era poi così semplice, vista la reazione.
Inoltre, bisogna ricordare che lo straniero sei tu, nel suo paese. Eppure, ti porterai dentro questa errata convinzione dall'inizio alla fine del tuo viaggio. 
Ritornando alla questione sulla lingua, se non sei infarinato, o se preferisci la semola, "ben insemolato", sei bello che fritto, perché rischi di non capire molto di ciò che c'è intorno a te.
Ad esempio, preso dall'euforia, inizi a suonare la chitarra nella grande piazza. Fa molto caldo, poggi il capello per terra noncurante, e cominciano a piovere monetine! 
Felice come non mai, paghi la prima guida turistica che trovi sotto mano a basso costo, ansioso di portare a casa quanta più conoscenza possibile.
Poi ti rendi conto che la guida non conosce "una T" della tua lingua. Quando protesti, ti viene detto che l'interprete è ammalato di orecchioni, se non la pianti di protestare, te li fanno venire anche a te... Ora come fai a capire cosa dice?

3. Alla dogana.

In alcuni paesi è d'obbligo dichiarare tutto ciò che si importa. Hai presente quei graziosi souvenir? Tua moglie ha insistito tanto! Solo per i parenti e gli amici più cari. Poca roba: 3 statue marmoree, 8 bottiglie di tequila, tre piramidi...
Dove ti trovi ora? Nella prigione del posto. 
E tua moglie? Fuori.
"Non preoccuparti, tesoro!" ti rassicura "ci penso io! Faccio qualche telefonata e in men che non si dica sei fuori". 
Tu non rispondi, è meglio, molto meglio di no...
Intanto rimugini pensando che la causa di tutto sia per i souvenir che ha comprato tua moglie.
Invece, dopo 2 mesi, qualche telefonata, e una grossa cauzione che ti costa l' ipotetica auto nuova... ti ritrovi libero! Libero si, prima però devi sorbirti un bel 'discorsetto' d'ammonimento dalle autorità doganali: 
"Certe cose non si fanno! Non è stato cortese aver preso una bottiglietta di Coca Cola bella grossa, senza dichiarare i 33 ml in più! 
Che dire: tu adori la Coca Cola!😩


Di conseguenza il mio consiglio è questo: 
Stai a casa😉


Un noto showman che un tempo portava i capelli a coda di cavallo, ha detto di utilizzare questo periodo per stare a casa e giocare a Monopoli.
Ok! Risiko, Tabù, Scacchi o Dama, vanno bene lo stesso?
Si potrebbe pure... 
Mi vengono in mente tante idee!!!
💡💡💡💡💡
Il tempo di una settimana prima di condividerle con te. 
Mi raccomando! Stai a casa, ricorda i benefici del "non viaggiare".
Almeno, non in questo momento 😉

Commenti

  1. Grazie Sara, è la cosa migliore che possiamo fare per aiutare noi stessi e gli altri in questo momento, un aiuto Express dal proprio divano, ricordando le cose belle che in futuro avremo di nuovo e inventandoci cose nuove per tenere fuori di casa l'agguerrito baballovirus come lo chiamo io 😜😁😘

    RispondiElimina

Posta un commento

Grazie del tuo commento!

Post popolari in questo blog

Shopping al femminile

L' uomo comune (parte tre)

Shopping al femminile due