Quando si è un po stressati
Ricordi quando eri bambino?
Ma si! Anche tu, tanto tempo fa lo sei stato!
In estate indossavi quei deliziosi bermuda a righine blu, una polo bianca che in pochissimo tempo cambiava colore, e dei comodi mocassini blu.
Per i giorni di pioggia, avevi un paio di stivaletti Rossi di gomma, a prova di pozzanghera.
Ora invece, ti vesti da solo e si vede...
Se devi comprare un paio di pantaloni nuovi, aspetti quel tanto che basta per capire se sia più fine la carta velina o i tuoi pantaloni. Quando spunta un'inaspettato buchino, allora, e solo allora, decidi di cambiarli.
E le camicie? Dici:
"Perché? Bottoni e polsini sono ancora in buono stato! Non c'è un modo per tenersi il 'corpo' della camicia e cambiare solo il colletto?".
In effetti, in passato c'era ma non mi sembra proprio il caso. Avresti bisogno che qualcuno si prendesse cura di te.
"Non ho tempo devo lavorare, io".
Già, devi lavorare: "tu".
Adulto stressato
"Non ho tempo devo lavorare, io".
Già, devi lavorare: "tu".
Adulto stressato
Davvero non ricordi le tue marachelle?
Te l'assicuro: suonavi i campanelli e scappavi, copiavi dal tuo compagno di banco, firmavi le giustificazioni imitando la firma di tua madre, ti fingevi malato per non presentarti alle interrogazioni, e chiedevi continuamente di andare al bagno con il solo scopo di creare disturbo all'insegnante.
Ora che sei adulto, hai dimenticato tutte queste "bravate" per far emergere un'immagine di te 'leggermente' diversa.
Per forza! Devi assumere il ruolo da adulto: una persona seria, affidabile ed equilibrata, un adulto maturo. Diligente nel tuo lavoro. Bravo, molto bravo.
Bravo si, stressato... pure! Ecco dove volevo arrivare!
Il tuo lavoro, vuoi per esigenza, vuoi per necessità, ti assorbe tutte le energie.
I tuoi colleghi invidiano la tua mente brillante, piena di risorse. Il tuo capo ti chiama: il super lavoratore. Sei bravo! Proprio bravo!
Per questo è richiesto molto da te, più che da tutti gli altri. Se non riesci nel tempo stabilito a completare il tuo, e il lavoro altrui... ti senti un fallito. Se poi non ti senti tu così, ci pensano gli altri...
"Ehi bello!" dice il tuo collega preferito " Giacomo, ci pensi tu a darmi una mano a sbrigarmi con queste 'scartoffie'? Io mi assento un attimo..."
Giacomo, non è il tuo nome.
"Lo dice a posta per giocare... ma mi ha chiamato "bello!" proprio te che di bello hai solo la punta delle scarpe!
Giacomo, non è il tuo nome.
"Lo dice a posta per giocare... ma mi ha chiamato "bello!" proprio te che di bello hai solo la punta delle scarpe!
Non ci badi perché è il cameratismo che ti convince, il senso di "siamo tutti una grande famiglia" che ti spinge ad assecondarlo.
Durante il lavoro, tu non ti fermi mai: niente caffè, di sgranchirti le gambe non se ne parla nemmeno. "Se poi non riesco a terminare? Sono solo io il responsabile a cui dare le colpe. Mica posso darle a qualche altro collega!".
Durante il lavoro, tu non ti fermi mai: niente caffè, di sgranchirti le gambe non se ne parla nemmeno. "Se poi non riesco a terminare? Sono solo io il responsabile a cui dare le colpe. Mica posso darle a qualche altro collega!".
Tu ti sobbarchi, senza una barca🤭🤭 e loro se la ridono alle tue spalle, magari sopra uno yacht. Capito il concetto?
Poi, un giorno ti svegli stanco, stanchissimo. Di più! Distrutto, annientato e non capisci perché.
Ti è già successo? Lo sapevo! Te lo si legge in viso anche se ti abbassi la visierina del capellino. Accade ai migliori adulti. Si dice che quelli onesti, coscienziosi e troppo idealisti, corrono questo rischio.
Qualche blando integratore, rilassare la mente senza bisogno di ricorrere a chissà che. Questa è la terapia di riposo-ripresa. Trovo giusto che ti avvalga degli arretrati di ferie che ti spettano.
Non preoccuparti troppo per il tuo lavoro, sopravvivranno anche senza di te. Ci sarà qualche assenteista di meno e qualche presente di più😉
Senza idee
Senza idee
Un po di tempo fa, ho letto qualcosa che ti potrebbe aiutare:
"Una mente alla deriva lascia le briglie sciolte alla creatività. Quando la nostra mente è libera di vagare, diventiamo più abili in tutte quelle attività che dipendono da un'intuizione improvvisa, dal trovare un ingegnoso gioco di parole al partorire invenzioni e idee originali".
(Daniel Goleman, "Focus come mantenersi concentrati nell'era della distrazione")
Finalmente l'hai capito e ti sei preso una pausa. Anche due o tre non sarebbe male.
Finalmente l'hai capito e ti sei preso una pausa. Anche due o tre non sarebbe male.
L' idea originale sarebbe: non avere idee.
Ci sono persone che pur avendone le capacità e la possibilità, l'unico sforzo più grande che pare facciano nella loro vita, sia quella di accendere e spegnere il televisore dalla mattina alla sera.
C'è poi chi, come te, ha sempre avuto troppe idee.
In genere, da bambini non si è gravati dal peso delle responsabilità come da adulti. E' una sensazione meravigliosa. Chi ha avuto la fortuna di provarla sa quanto può essere bello, 'permettersi' di giocare come e quanto si vuole.
Passavi dall'essere astronauta, all'investigatore privato, dal dentista a diventare architetto. E tutto nel giro di una mattinata!
Prima o 'poi' si cresce. Nulla però ti vieta di rivivere quei momenti.
"Non mi va. Non ricordo nulla di quando ero bambino. e non è vero che portavo i bermuda. Li odiavo."
Non fare l'adulto sclerotico! Non prendertela con me, non è colpa mia se li indossavi.
Fai uno sforzicino. Pensa a quando eri bambino. Se per un attimo, un attimo solo ti prendi un po' di tempo per farlo, beh... qualcosa nella tua memoria comincerà a venir fuori. Ti do una mano io.
Al mare
Ricordi l'aspettativa della promessa quando ti dicevano: domani andiamo al mare!
Allora, non chiudevi occhio. Troppo agitato per dormire!
In genere, da bambini non si è gravati dal peso delle responsabilità come da adulti. E' una sensazione meravigliosa. Chi ha avuto la fortuna di provarla sa quanto può essere bello, 'permettersi' di giocare come e quanto si vuole.
Passavi dall'essere astronauta, all'investigatore privato, dal dentista a diventare architetto. E tutto nel giro di una mattinata!
Prima o 'poi' si cresce. Nulla però ti vieta di rivivere quei momenti.
"Non mi va. Non ricordo nulla di quando ero bambino. e non è vero che portavo i bermuda. Li odiavo."
Non fare l'adulto sclerotico! Non prendertela con me, non è colpa mia se li indossavi.
Fai uno sforzicino. Pensa a quando eri bambino. Se per un attimo, un attimo solo ti prendi un po' di tempo per farlo, beh... qualcosa nella tua memoria comincerà a venir fuori. Ti do una mano io.
Al mare
Ricordi l'aspettativa della promessa quando ti dicevano: domani andiamo al mare!
Allora, non chiudevi occhio. Troppo agitato per dormire!
Ti infilavi il costumino, i pantaloncini vicini, le ciabattine, i braccioli per 'nuotare' e nel letto muovevi le braccia per fare un po' di pratica.
L' indomani sembrava non arrivare mai, con le ore che dispettose e tediose tiravano.
Ti addormentavi solo due ore prima di essere svegliato. Come per magia, senza stanchezza, vispo più di un grillo, ti precipitavi fuori dal letto e saltellavi sin quando non entravi in macchina.
L' indomani sembrava non arrivare mai, con le ore che dispettose e tediose tiravano.
Ti addormentavi solo due ore prima di essere svegliato. Come per magia, senza stanchezza, vispo più di un grillo, ti precipitavi fuori dal letto e saltellavi sin quando non entravi in macchina.
Il tragitto, un continuo:
"Manca molto? Stiamo per arrivare? Siamo vicini? Mi sembrava più vicino..."
Tuo padre conoscendoti, si era premunito: due bei tappi alle orecchie, testa che annuiva ed era a posto.
Scendevi dalla macchina, rincominciavi ad avere le molle ai piedi, se prima saltellavi come un grillo, cambiavi insetto e saltellavi come una pulce.
Dovevi fare anche tu la tua parte, c'erano borse frigo, ombrelloni, spiaggiole da portare. Annuivi, un richiamo ipnotico del mare blu, ti rendeva insensibile alle esortazioni di aiuto, limitando il tuo supporto alle tue cose. Poi, via! Correvi sulla spiaggia.
Maglietta e pantaloncini volavano chissà dove, peggio per loro... In un batter d'occhio eri in acqua e smanettavi per il freddo. Che coraggio! L' acqua ghiacciata, la sabbia calda, calda. Ti rotolavi dalla testa ai piedi per poi avere la possibilità di ributtarti in mare. L' odore della salsedine, il venticello del lungomare, i tuffi, i castelli in riva al mare. Anche questa era la felicità dell'essere bambini.
Di la verità, vuoi prolungare anche di poco i ricordi. Ok. Ti accontento, solo perché sei in pausa.
"Era tutto più gustoso." dici.
Da quanto non mangi bene? Bene, bene intendo.
Ti ricordi di quel panino al pomodoro? Lo so che ne mangi anche adesso.
Il problema del gusto potrebbe derivare dal fatto che potresti mangiarlo, senza davvero mangiarlo. Non è un indovinello! E' facile!
Quando eri bambino a cosa pensavi quando addentavi il tuo panino?
"Al panino!".
Risposta ovvia e banale.
Ora? Quando mangi il tuo panino non ti accorgi nemmeno se stai trangugiando un cactus con salsina colorata! Non ti accorgi della differenza perché sei troppo occupato ad impegnare la tua mente con tante altre cose.
Da bambino, prima lo gustavi con gli occhi, poi affondavi i dentini e lasciavi che tutte le tue papille gustative cantassero un inno alla gioia di Beethoven!
Saper dire di: NO!
La tua pausa di ferie è finita. Ma aver lasciato la mente libera da idee stacanoviste, ti ha permesso di provare il gusto di pensarne a delle nuove.
Una formidabile grande idea che hai acquisito è: saper dire di no.
Ti batterei le mani se non le avessi impegnate a scrivere sulla tastiera!
Hai ridimensionato un po le cose, ripristinando ruoli e valori.
Hai visto? Forse ti ha aiutato l'aver ripreso a giocare a fare castelli sulla sabbia? Aver ritrovato il coraggio di saltare dentro la pozzanghere con gli stivaletti rossi anche se con qualche numero in più? O l'aver lasciato la mente in stand by e tornare un po bambino?
Penso che riconsiderare alcuni dei cambiamenti necessari per stare meglio, ti abbia dato la possibilità di riprenderti prima e meglio.
Inoltre hai dato l'opportunità ai tuoi colleghi di emergere,
con il beneficio di assentarti ora tu il tempo di un meritato caffè😉
"Era tutto più gustoso." dici.
Da quanto non mangi bene? Bene, bene intendo.
Ti ricordi di quel panino al pomodoro? Lo so che ne mangi anche adesso.
Il problema del gusto potrebbe derivare dal fatto che potresti mangiarlo, senza davvero mangiarlo. Non è un indovinello! E' facile!
Quando eri bambino a cosa pensavi quando addentavi il tuo panino?
"Al panino!".
Risposta ovvia e banale.
Ora? Quando mangi il tuo panino non ti accorgi nemmeno se stai trangugiando un cactus con salsina colorata! Non ti accorgi della differenza perché sei troppo occupato ad impegnare la tua mente con tante altre cose.
Da bambino, prima lo gustavi con gli occhi, poi affondavi i dentini e lasciavi che tutte le tue papille gustative cantassero un inno alla gioia di Beethoven!
Saper dire di: NO!
La tua pausa di ferie è finita. Ma aver lasciato la mente libera da idee stacanoviste, ti ha permesso di provare il gusto di pensarne a delle nuove.
Una formidabile grande idea che hai acquisito è: saper dire di no.
Ti batterei le mani se non le avessi impegnate a scrivere sulla tastiera!
Hai ridimensionato un po le cose, ripristinando ruoli e valori.
Hai visto? Forse ti ha aiutato l'aver ripreso a giocare a fare castelli sulla sabbia? Aver ritrovato il coraggio di saltare dentro la pozzanghere con gli stivaletti rossi anche se con qualche numero in più? O l'aver lasciato la mente in stand by e tornare un po bambino?
Penso che riconsiderare alcuni dei cambiamenti necessari per stare meglio, ti abbia dato la possibilità di riprenderti prima e meglio.
Inoltre hai dato l'opportunità ai tuoi colleghi di emergere,
con il beneficio di assentarti ora tu il tempo di un meritato caffè😉
Commenti
Posta un commento
Grazie del tuo commento!