Le località balneari
Si, l'estate è oramai alle porte. Dietro queste porte ci sono migliaia di turisti che premono da tutte le parti per entrare.
Gli amanti delle onde, tavole da surf sottobraccio dicono:
"Aprite le porte! Tenere in mano questi oggetti pesa!".
Chi invece sottobraccio porta la canoa, con tutta la "libertà di parola" di cui dispone replica:
"Avete un oggetto troppo ingombrante, disturbate tutti!".
E' sempre più facile trovare irritanti gli altri, senza accorgersi che pure noi portiamo qualche irritante 'peso' che disturba chi ci è vicino. Morale a parte, nelle regioni bagnate dal mare, accade ogni anno così, orde di turisti, si riversano sulle coste per accaparrarsi qualche raggio di sole e di mare in più.
So bene di cosa parlo, visto che vivo su un'isola "che piace"! Eh sì! Piace parecchio!
Vivo in Sardegna, una terra considerata "antica" per tutti i secoli che porta. Il fascino del 'maturo', dell'antico' è diventato un 'cult secolare', non passa mai di moda.
La bella penisola Italiana può vantare bellezze uniche e diverse. La Sardegna non fa eccezione,
al contrario, le da lustro. Un'eccellenza, nell'eccellenza direi, come un raro gioiello, uno stupendo opale incastonato in una meravigliosa collana.
Sei mai venuta a trovarci? Quale è la prima cosa che hai gustato? Il liquore al mirto? Il pane sottile e croccante chiamato "carasau"?
Sono certa che la prima cosa che hai gustato, e che non ti ha lasciato delusa è stata il mare!
Esatto! Ciò che contraddistingue questa stupenda regione è senz'altro il suo mare.
Visto che manca pochissimo a Giugno, e che molti di noi potranno goderne il privilegio, ho pensato di condividere alcuni aspetti interessanti che hanno il mare come protagonista e altri suoi 'optional' come sfondo.
Vieni! Fai un tuffo con me! Dopo tutto, è pertinente all'argomento! 🤭
Località balneari
Nei tempi passati non era d'uso andare al mare come meta di relax. Erano da preferirsi luoghi come le terme, concepiti come luoghi di benessere per il fisico, per scopi terapeutici o religiosi.
Nel Medioevo e nel Rinascimento, ci si immergeva "generalmente senza vestiti, salvo qualche 'mise da bagno' documentata fin dal 1400, caratterizzata da corpetto con spalline e gonna, a volte completata da un turbante."
(www.nauticareport.it Storia del costume da bagno, e mhorea.wordpress.com).
Ci pensi? Passi andare al mare con il cappello, ma addirittura con il turbante!😂
Ma c'è di più: la nuova moda dei bagni appartiene ai francesi, o meglio ai parigini che nel 1750 la diffusero. Potevi scegliere: laghi, fiumi, o immersioni in mare.
La mise? Abito con "corpetto e calzoni, in tela spessa da marinaio, sovrapposto spesso da una grande gonna che inevitabilmente a contatto con l’acqua si gonfia come un pallone."
Se ti piaceva farti notare, beh... ci riuscivi alla grande! Un costume del genere avrà impiegato tanto tempo ad asciugare. Chissà che reumatismi!
La moda del costume da bagno
La moda come tutte le cose si trasforma. La moda del costume da bagno ha subito dei cambiamenti più che evidenti negli ultimi decenni. Chiedi a tua nonna...😉
Nell'Ottocento, chi non era abbastanza temerario da bagnarsi, ma preferiva stare in spiaggia, doveva fare di tutto per schivare i raggi del sole. Niente 'tintarella', a meno che non fosse 'di luna'...
Le donne si proteggevano con guanti e parasole, calze e scarpe. Non ci si esponeva al sole per non subire il biasimo altrui poiché l'abbronzatura era vista male. Infatti, solo le donne delle classi 'inferiori' avevano un colorito più scuro perché lavoravano nei campi, o svolgevano altri lavori non adatti a donne 'da salotto' in sontuosi edifici.
Le donne 'da salotto' dovevano mantenere un pelle di ceramica, em... di porcellana😅
Se sul tuo viso comparivano delle chiazze rosse chiamate couperose, o se il tuo colorito era olivastro o scuro per natura, eri la più infelice della città perché ti sarebbero stati preclusi tè e pasticcini, noia e pettegolezzi a iosa. Quella era la moda più "in" del momento, che tragedia non avere nemmeno un buon fondotinta a portata di mano!
Ti piace la moda marinara? Alla fine dell'Ottocento vincono " i Laziali"con i tipici costumi bianchi e i blu. Infine, con il nero e il rosso, c'è un pareggio con "il Milan". Chi la spunterà?
In ogni caso dal 1870 le donne iniziano a fare il bagno in pubblico.
L'inizio del secolo scorso porta 'più libertà', tranne l'obbligo di indossare il capello. Pian piano gli abiti si restringono.
Una madre porta la figlia al mare. Quest'ultima si lagna perché non vorrebbe le calze. Non è più considerato indecente dalla moda non metterle. La madre è più conservatrice che liberale, ma per non entrare nell'ennesimo litigio e rischiare di rovinarsi quel momento di 'pace' dice:
"Non vuoi le calze? Allora non metterle!".
"Davvero?" risponde contenta la figlia.
Condiscendente la madre ripete:
"Se vuoi, puoi non metterle".
"Ah!! Che liberazione!! E che sensazione meravigliosa sentire la sabbia soffice sotto i piedi!".
"Bello, vero?".
"Si. Però... ahi la sabbia scotta!".
"Te l'avevo detto! Rimettiti scarpe e calze...".
L'onore della figlia è salvo!
Fa la sua comparsa e scomparsa lo stile fantasma: camicie da notte bianche o simili. Si va in giro a fare scherzetti per la spiaggia e a dire: "BUUUU"! Per spaventare la gente. Qualcuno dal cuore debole c'è sicuramente rimasto secco.
Subito dopo arriva la linea “Impero” ispirato all'antica Grecia. L'uomo indossa una tuta a righe con canottiera incorporata mostra muscoli!
Il soggiorno estivo al mare diventa sempre più popolare. Gli stabilimenti balneari devono attrezzarsi. In testa: Rimini, Viareggio, il Lido di Venezia e... il Poetto di Cagliari. Una lunga spiaggia con una sabbia bianca e finissima, ed una suggestiva collina chiamata La Sella del Diavolo. Dall'alto della collina lo sguardo spazia su più direzioni, abbracciando insenature da sogno. I cagliaritani amano questo posto per la sua bellezza e per la sua storia. Magari un giorno potrei dedicargli un articolo... Perché no? Sarebbe molto interessante!
Dicevo, gli stabilimenti balneari devono mobilitarsi per soddisfare le nuove esigenze: cabine, sdraiole, organizzare attività sportive. L'abbigliamento deve essere meno complicato, e anche il tessuto, dalla flanella, alla lana, al tessuto elasticizzato, tessuti a pois, quadrettini, capelli di paglia, pareo.
Con la 'mostra dell'ombelico' e non solo... nacque l'esigenza di creme protettive, o abbronzanti solari. Il sole sa di essere uno scavezzacollo: bello ma pericoloso. Nonostante ne sia consapevole, non riesce a regolare i suoi raggi in modo da non bruciacchiarci per benino. Alcune industrie hanno scosso la testa in senso di diniego, gli hanno detto:
"No, no, no, no. Questo non si fa!". Dopodiché hanno lanciato dei prodotti, una 'marea' di prodotti, per sopperire a questa esigenza. Altre industrie si sono sentite escluse e hanno lamentato:
"Si, però così non va bene... Oltre alle creme solari, chi va in spiaggia ha bisogno di un'amaca anche se non ci sono alberi, di poltrone per far rilassare lo spiaggiante, di chioschi con del cibo precotto ma non troppo per gli abituè del mezzogiorno..."
Così da quando nessuno prendeva in considerazione le spiagge come località turistica, ora rischi di arrivare sulla spiaggia trovare di tutto di più e alla fine della giornata, quando stai tornando a casa in auto, pensi:
"E il mare? Non l'ho nemmeno visto...".
Sono certa però, che strada facendo alla vista del sole che sopra il trampolino del tramonto si tuffa sul mare, questa volta ti fermerai per non lasciarti sfuggire l'attimo.
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