Racconto Cuore Sensibile Itbaal, Risha e Tisua (Capitolo 4 parte seconda)




A malincuore anche Itbaal seguiva più o meno lo stesso corso dei pensieri di sua moglie Risha. Soffriva perché le circostanze non gli avevano dato l'opportunità di veder nascere suo figlio.
"Mio figlio!" pensava con emozione "Deve essere un maschio!".
Gli occhi scintillanti d'orgoglio, poiché un maschio era visto come un buon auspicio per le famiglie. Braccia forti per dare aiuto alla famiglia e per servire gli dei.
Come fenicio conosceva bene i numerosi nomi degli dei. Vi era Bes grasso e sorridente, Astoret, Asheràh, Anat, le grandi dee che concepiscono ma non generano. I Fenici erano un popolo molto devoto all'adorazione sacra, e i più temuti e onorati erano: Baal e Tanti.
Ricordare questi dei, rievocò anche immagini tristi. Itbaal le scacciò subito dalla sua mente, lasciandosi cullare dal rollio della nave, si addormentò.
Al suo risveglio, i tenui colori del cielo mostravano l'alba in avvicinamento, uno spettacolo che non lo stancava mai, pronto a non perdersi la nascita di un solo raggio di sole. Quale suprema forza ed energia aveva il sole! 
Inginocchiatosi pregò:
"Sole, dona potenza e saggezza a mio figlio. Possa Risha prendersi cura di lui, e possa io stesso tornare sano e salvo a casa per riabbracciarli presto entrambi". 
Il sole salì in alto nel cielo, ma non fu più possibile fissarlo con gli occhi.
Rivolgendo lo sguardo da un'altra parte per non rischiare di rimanere accecato, intravide in lontananza una sagoma.
Poco dopo seguì un urlo:
"Terra! Terra!!".
D'improvviso il parapetto della nave fu pieno di marinai affacciati ad osservare la terra dove avrebbero posato piede.
Dalle profondità della nave, i rematori venivano spronati a non risparmiarsi.
I remi all'unisono, a ritmo, si alzavano e si abbassavano.
Eccheggiò l'ordine:
"Avanti tutta!!!"

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