Racconto Cuore Sensibile Un piano di fuga (Capitolo 9 parte prima)
Seduti davanti al fuoco che crepitava allegramente, quasi volesse prendersi gioco del momento di estrema tristezza, Itbaal, sua moglie e i due schiavi parlavano sommessamente sul da farsi.
"Io e Obed abbiamo pensato ad un piano di fuga" diceva Itbaal "è certamente l'unica alternativa per salvare non solo Tisua ma anche noi stessi."
Osservò i volti degli altri che annuirono in segno d'approvazione.
Riprese:
"Per non dare nell'occhio, domani mattina al sorgere del sole inizierò il mio lavoro come ogni giorno. Detesto il solo pensiero, ma per non destare sospetti, realizzerò tante urne per i "sacrifici". Voglio dimostrare che oltre ad offrire mio figlio, desidero rendere omaggio agli dei con i miei regali. Nel frattempo, Risha aiutata da Obed ed Abia, prenderete solo le cose realmente necessarie ed eseguirete ogni ordine Obed vi dia, poiché provengono direttamente da me.
Obed mi hai parlato di sotterranei giusto?".
"Si Itbaal. La città è piena di sotterranei e passaggi segreti. Ho udito per caso, due guardie dire che ci sono molte parti deboli, meno custodite in più punti della città. Abbiamo deciso che la parte sud è una di quelle, e probabilmente durante la cerimonia sarà poco o per nulla controllata. Se i nemici dovessero venire a conoscenza di queste "falle", per il vostro popolo sarebbe davvero un bel problema."
"È vero, potrebbero facilmente penetrare all'interno del paese ed annientarci" mormorò Risha tristemente. In fondo, amava anche lei tanto il suo popolo. Lasciarlo era molto doloroso, ma non vedeva alternativa.
"Chiaramente" continuò Itbaal "non vi dirigerete tutti insieme verso la parte sud, lo farete separatamente."
"Potrei far finta di andare a fare delle compere" disse Abia, riflettendo ad alta voce ed esprimendo un idea momentanea.
"Può essere una buona idea, cara. E potresti portare il cesto con te, con dentro alcune cose utili per la fuga" espresse Obed.
"E tu Risha, farai come fai spesso. Prenderai Tisua e ti avvierai verso il mare per passeggiare. Se qualcuno dovesse fermarti per chiederti come mai non sei in casa per preparare Tisua per la cerimonia, dirai..."
"Dirò che voglio godermi gli ultimi istanti prima di separarmi da mio figlio. Va bene così?".
"Perfetto cara. Lo so che ti costa tanto ma è necessario."
"Lo so Itbaal. Sembra un brutto incubo, ma lo so".
La sua voce tradiva la tensione del momento, ma l'amore per Tisua le avrebbe dato la forza per superare qualsiasi ostacolo.
Un pensiero improvviso venne anche ad Obed:
"Abia, e tu che dirai se dovessero farti una simile domanda?".
Abia ci pensò un po' su e poi rispose felice:
"Se Risha mi darà alcuni dei suoi profumi, potrei mostrarli e dire loro che sto comperando e scegliendo i profumi e gli unguenti migliori per la cerimonia. Comunque, dubito che baderanno a me con il fermento che ci sarà stasera".
"Io vi raggiungerò dopo pranzo."
Istintivamente, tutti e tre guardarono Itbaal. Lo stesso pensiero li attraversava. Fu Risha che con angoscia lo espresse:
"E tu caro? Quando ci raggiungerai?".
Le sorrise, gli sfiorò la guancia con le dita e la rassicurò:
"E io amor mio, poco prima dell'imbrunire lascerò per sempre questa casa".
Si chinò, baciò Tisua sulla fronte ed abbracciò Obed ed Abia.
"Grazie" disse commosso.
"Che Iahvé sia con noi" rispose fiducioso.
Le stelle nel cielo brillavano. Nessuno di loro guardandole le aveva mai viste così luminose.
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