L' uomo comune (parte due)
Ti ricordi di me? Ti ricordi che ad Agosto hai letto un articolo che parlava di un uomo, un uomo comune che viveva un'esistenza triste e sconsolata?😩
Prima che tu mi risponda di no (oggi non posso proprio accettarlo) facciamo così, ti mando il link così hai modo di rinfrescarti un po' la memoria.
Clicca qui sotto se non hai ancora letto la prima parte:
Fatto? Ci sei? Bene. Ora riprendo dove ho interrotto. Dal punto in cui dicevo che ero pronto a fare dei cambiamenti importanti nella mia vita. Beh! Ovviamente, in questi mesi di "silenzio" posso dire a gran voce che mi sono impegnato. Questo lo posso proprio dire! Potrei gridarlo ai 4 venti! Ma poi rischierei che si disperda per niente 🤔🤔 meglio di no.
Ok! Ti racconto i fatti nudi e crudi!
Treni che passano
Le delusioni mi avevano, lo dico sinceramente, impigrito. La mia favoletta preferita che mi raccontavo da solo prima di chiudere i miei occhioni da pesce lesso, era quella del "stai bene come stai".
La realtà della vita era invece: "se non cambi mai prima o poi... arrivano i guai!".
Se di treni in corsa ne avevo lasciato passivamente passare anche troppi (c'è da dire che non sono mai stato un atleta, quindi come potevo pretendere di afferrarne uno e persino 'in corsa'? Mah!...) dovevo tentare il tutto per tutto.
Cioè non dovevo più lasciare alle opportunità nessuna possibilità di scampo. Le opportunità nella mia vita, non si limitavano a fuggire, ma posso dire che sono più che certo che mi evitassero, mi scansassero a posta.
Ero giunto al capolinea della stazione. Se qualche buon vecchio treno, un po' più lento degli altri mi avesse voluto aspettare, beh...ero pronto!
Ti piacerebbe sapere su quale treno misi gli occhi? Seguimi la settimana prossima 😁😁
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